Fino al 25 novembre menù degustazione dedicato ai radicchi
della Marca Gioiosa. L’esordio con Miss Veneto, ecco i piatti in degustazione
È arrivato il grande gelo nella Marca Trevigiana e la
stagione del radicchio entra nel vivo. Dopo l’anteprima all’Hotel Fior, decolla
la rassegna “A tavola nei ristoranti del radicchio” che unisce i migliori
ristoranti trevigiani, con un paio di puntate fuori provincia nel Bellunese e
nel Veneziano. L’esordio tocca questa settimana allo storico ristorante “Alla
Pasina” di Dosson di Casier, che fino al prossimo 25 novembre proporrà ogni
giorno menù degustazione dedicato ai radicchi della Marca Gioiosa.
Un’occasione perfetta per provare le delizie di un
ristorante che si sta distinguendo grazie alla gestione di Simone Pasin, figlio
dei titolari, che con la sua lungimiranza e passione per i vini unite alla
decisione di far partire una Academy culinaria ha fatto fare il salto di
qualità ad una attività che nata nell’agosto del 1977. Fu allora infatti che
suo padre, Carlo Pasin e la mamma Teresa (soprannominata “Pasina”, appunto: e
da qui il nome) decisero di aprire la prima osteria. All’inizio si vendevano
solo ombrette e cicchetti. In questa terra viveva Giuseppe Maffioli che di
Carlo era amico e confidente, tanto che lo definì in un suo libro “Cucina
d’amore per chi sa amare la cucina”. Nel settembre del 2000 con l’aiuto del
figlio Simone (oggi responsabile sala-cantina), della figlia Nicoletta (chef
cucina) il ristorante è stato spostato in una casa rurale di fine Ottocento.
Ed è qui che è stata proposta con una cena di gala, alla
presenza di Miss Veneto Diletta Sperotto, per proporre in anteprima il menù che
questa settimana sarà possibile degustare. Dopo l’aperitivo di benvenuto nella
sala al primo piano del ristorante con il metodo classico brut riserva da uve
Chardonnay Alfredo Barollo e il Prosecco brut docg di Conegliano e
Valdobbiadene della Tenuta Santomè gli ospiti si sono spostati nella sala
principale, arredata per l’occasione con spettacolari candele. Qui è stata servita
la cena. Come antipasto cestino di girello di manzo fassona affumicato con
radicchio di Castelfranco, cilindro di robiola di capra e marmellata di
radicchio e miele. Ma anche tortino di zucca, patate e radicchio di Treviso con
crema di topinambur, entrambi i piatti accompagnati da uno Chardonnay Igt della
Tenuta Santomè. La scelta dei primi piatti è stata l’occasione per valorizzare
il fiore d’inverno: risotto con radicchio di Treviso, zucca e pistacchio,
mantecato con Piave vecchio; ravioli ripieni di radicchio Treviso e ricotta di
pecora con crema di formaggi d’alpeggio. Entrambe le pietanze sono state
abbinate al Frater Rosso, un Merlot doc Piave dei fratelli Barollo. Infine, il
trionfo della carne con il filetto di manzo su lettino di radicchio brasato con
salsa al vino rosso e ciuffetto di porro fritto, esaltato da Frank, il Cabernet
Piave doc di Barollo. Caffè e dolce, con la celebre torta delle miss al
cioccolato, velo di zucchero e amarena valorizzati ancora da uno spumante di
Santomè, il Prosecco Doc extra dry.
Inizia così la rassegna gastronomica dei Ristoranti del
Radicchio. Le luci dei riflettori si accenderanno la prossima settimana, dal 26
novembre al 2 dicembre, sul ristorante Albertini di Visnadello di Villorba; dal
3 al 9 dicembre appuntamento alla Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago, nel
Bellunese; dal 7 al 13 gennaio al ristorante San Martino di Scorzè, nel
Veneziano; dal 21 al 27 gennaio Al Migò di Treviso; dal 28 gennaio al 3
febbraio al ristorante da Gerry a Monfumo (la serata di gala è programmata per
il primo di febbraio); infine dal 4 al 10 febbraio all’Antico Podere dei Conti
di Sant’Anna di Susegana. Del gruppo fanno parte anche Agostini Ricevimenti e
Dolcefreddo Moralberti di Maserada sul Piave.